Campeggio Giovani 2011: lettera e omelia finale

Una lettera per te

 

Carissimi giovani, metto mano a questo campeggio con una grande speranza, ma anche con una forte trepidazione. Dio sa quante volte penso a voi, quante volte prego il Signore che mi faccia intravedere la strada, ‘scritta’ per voi e da voi.

Vi vedo forti, belli, uniti. Guardo voi, come l’Angelo guardava Maria e la vedeva “Piena di Grazia”. Così vi vede il Signore. Così vi guardo anch’io!

C’è una grazia nella nostra comunità che non ha una semplice spiegazione psicologica. La ‘grazia’ ti dona la disponibilità del cuore, per cui ciò che sembrava impossibile diventa possibile, ciò che era difficile diventa facile, ciò che sembrava lontano ora è vicino..

Vedo in voi tanta ‘grazia’..: certamente è un dono dall’Alto..

Osservate di che cosa siete capaci quando vi aprite un poco all’amore di Dio, quando rendete il vostro cuore disponibile e generoso.

C’è in voi una forza, un’energia giovane che vi coinvolge rendendovi semplici e veri!

Chi siete voi? Perché siete così uniti? Perché avete tanta disponibilità oggi verso i più piccoli e domani anche verso altri? Perché vi cercate pur percorrendo strade diverse e diverse amicizie?

Qualcuno vi ha “stregato” o percepite una comune “vocazione”?

E’ questa comune vocazione che vorremmo scrivere insieme!

L’essere venuti, a questa Abbazia di S. Eutizio, proprio casualmente – e chi la conosceva? – mi ha portato a pensare ai monaci ed il passo dai monaci a San Benedetto è stato breve! Norcia è a pochi Km da qui..

San Benedetto, iniziando dall’età di 18 anni, ha saputo mettere le basi dell’Europa, per questo ne è il Patrono. Io credo che anche tu abbia una storia, un ruolo in questa realtà odierna!

Io penso che tutti noi abbiamo il dovere di scrivere insieme una grande pagina specie per il nostro paese!

“Io sono giovane” dirai tu! Questa frase la disse anche il profeta Geremia (1,7):

Ma il Signore mi disse: “Non dire: Sono giovane,
ma và da coloro a cui ti manderò e annunzia ciò che io ti ordinerò.

 San Benedetto davanti alle ‘rovine dell’impero romano’, non ne è rimasto impassibile, ma ne è diventato costruttore, come? Anzitutto “abitando in se stesso”, un’espressione su cui avremo modo di fermarci.

Certamente anche tu, nonostante la giovane età, stai osservando già tante cose e forse ti rendi conto che l’impero caduto, non è solo quello romano, ma sono tanti e con nomi totalmente diversi..

L’uomo si è costruito – e sempre si costruirà – la sua “torre di Babele” e ciò che era il suo sogno di libertà, diventa facilmente la sua prigione.

Fu così che Abramo, l’uomo della fede, per amore della libertà, abbandona gli idoli e intraprende un’altra strada.. Così farà Benedetto..

Carissimo/a, quanto vorrei che questo campeggio ti aprisse altri orizzonti e ti orientasse verso strade dove risiedono i sogni più veri e non inquinati dal pensiero ‘comune’..

Oggi la famiglia e l’amore non vivono momenti facili! Che facciamo? Nel corso per fidanzati, concluso un mese fa, mi sono sentito ripetere all’infinito: “Siamo venuti al corso perché ci manca qualcosa”. Ho chiesto loro:“Che cosa vi manca”. Risposta: “NON LO SO”.

Davanti all’impero ‘traballante’, Abramo e Benedetto (per indicarne alcuni) si sono messi in cammino, hanno percorso la strada che era stata loro indicata. Anche a noi spetta individuare il nostro cammino; il cammino verso un modo più significativo dell’essere famiglia .

E’ evidente che non possiamo cambiare il mondo, ma diventare capaci di trovare una strada, questo credo che sia possibile. Siete tutti giovani e per tutti – quasi foste un cespuglio di rose – si avvicina, o è già iniziato, il tempo della fioritura, il tempo del fidanzamento? Vogliamo svolazzare di fiore in fiore o iniziare a contemplare la bellezza ed il mistero che siamo ‘chiamati’ a vivere..?

Se darai senso all’Amore, se non ti fermerai ai primi profumi, ma ti inoltrerai fino alla piena ‘comunione dei cuori’, allora vicendevolmente contemplerete la GRAZIA che lui, il Signore ha  sparso sui vostri volti. E dato che l’amore è per sua natura contagioso, del vostro ‘profumo’ si sazieranno non solo i vostri figli, ma quanti ne avranno profonda nostalgia..

E’ per ‘scoprire’ la strada dell’Amore, che siamo venuti qui!

L’aver voluto bene a tanti bambini, come hai fatto tu, renderà più azzurro il cielo e ti sarà più facile farti guidare dalle stelle! don

Venerdì 22 luglio 2011: Santa Messa

“Dimmi: che cos’è l’amore?”

 

Liturgia Eucaristica a conclusione del campeggio “Ora et Labora”,

celebrata sopra l’Abbazia Sant’Eutizio, presso la celletta dedicata a San Marco Evangelista: ore 19.30 – 20.30

 

Giovani carissimi, siamo in uno dei momenti più intimi e più alti del nostro campeggio: la celebrazione dell’Eucarestia!

Questo rito tante volte ci stanca e ci annoia. Alle volte ci fa addormentare. Si sono addormentati anche gli Apostoli davanti allo splendore della Trasfigurazione. Si sono addormentati anche nell’Orto degli Ulivi quando Gesù li supplicava: “Non siete stati capaci di vegliare un’ora sola con me?”.

Se si sono addormentati loro, non mi meraviglia se mi addormentassi anch’io!

“Che cos’è l’amore?”

Uno di voi mi ha chiesto “Che cos’è l’amore?”.

E’ una domanda che a 18 anni si fa ad ogni istante.

E tu da un adulto ti aspetti una risposta. Da un prete, ti aspetti – forse – qualcosa di più.

Eppure, carissimo amico, avendo provato a darti una risposta, io onestamente debbo dirti che NON LO SO!

Qualsiasi gesto, affetto, sentimento o storia d’amore mi dice un aspetto, mi racconta un gesto d’amore, ma non mi dice che cosa sia l’amore!

E sì! NON LO SO!

C’è un libro, il Qoelèt , in cui il protagonista dopo aver fatto mille esperienze, arriva a questa amara conclusione: “Tutto è vanità”!

Ma poi il testo ci prende per mano e ci dice: “C’è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piangere ed un tempo per ridere…” e conclude con la famosa frase “hai messo nel cuore dell’uomo la nozione dell’eternità”.

Io credo che l’Amore sia quella “nozione di eternità”.

Il testo però conclude “senza però che gli uomini possano capire l’opera compiuta da Dio dal principio alla fine”. Nessuno potrà mai comprendere per intero tutto il mistero della vita e nemmeno dell’amore.

“Non lo so, ogni esperienza è diversa”

Tu però insisti e vuoi sapere che cosa sia l’amore!

La tua non è una curiosità qualsiasi.

Tu hai una sola vita e l’amore e l’amore ti impone di donarla ad un altro/a per sempre..

Hai ben diritto si saperne il motivo, ma io non lo so! Posso anche dirti qualche parola, ma sarebbe come il vagito di un bambino che dice tutto e niente.

Per questo mi sembra più onesto dirti NON O SO! Proprio non lo so! Anch’io sono come te, non so tante cose e mi emoziono o mi agito per una qualsiasi piccolezza..

NON O SO! ma in fondo credo che il bello dell’amore sia proprio qui, in quel NON O SO!

In questo stupendo “gioco di ruolo”!

Sei mai salito su di un aereo, io credo che l’amore assomigli al decollo..

Noi con le domande che cos’è l’amore, vogliamo sapere che cosa provo, come debbo viverlo, come mi debbo comportare, come trattare un ragazzo od una ragazza? E se ne incontrassi un altro migliore e se non mi volesse più bene, ecc..

Sono domande lecite e importanti che dovrai farti quando il pilota fa rullare i motori e verifica che tutto sia a posto, poi segue il volo, quando l’aereo si stacca da terra e tu entri in un’altra dimensione, in un’altra esperienza.

Ma ogni esperienza è diversa, ogni esperienza non è rapportabile con un’altra. Basta un niente, un nonnulla, per cambiare la direzione della vita, un nonnulla per cambiare la direzione del cuore!

“Il vento soffia dove vuole”

Gesù ci dice: “Il vento soffia dove vuole” e se tu non l’hai l’elasticità di chi sa pilotare i venti, avrai grande difficoltà a ‘pilotare’ l’amore!

“Il vento soffia dove vuole”  non è solo riferito allo Spirito di Dio, ma anche alla vita. Quanti fatti, anche piccoli, possono cambiare la direzione della nostra vita?

Che cos’è l’amore? L’amore non sono i gesti, i soli sentimenti, ecc. questi sono mezzi!

L’Amore è una persona che ama fino a svuotarsi di se stesso per l’altro..

Se tu stesso non diventerai amore

Non capirai che cosa sia l’amore!

Se tu stesso non diventerai amore

Nessuno te lo potrà spiegare!

La fonte dell’amore

A San Benedetto ci sono voluti ben tre anni per comprendere questo, finché arriva ad una conclusione: “Non anteporre nulla all’amore di Cristo”.

Cioè ama come ama Gesù! Gesù solo sia il tuo punto di riferimento..

Gesù è l’amore personificato.. Gesù non si è fermato a dare norme, precetti, comandi, ordini. Ha detto semplicemente IO SONO LA VIA, LA VERITA’, LA VITA!

Io non ti posso dire che cos’è l’amore, ma Lui sì!

La preghiera, la carità, la lettura della parola di Dio, ecc. sono momenti pieni di Spirito Santo: VIVILI, perché solo Lui ti può scaldare il cuore, solo Lui ti farà innamorare dell’amore fino all’estasi più entusiasmante , fino alla più alta testimonianza.

Così sono sorti i profeti, i martiri, i santi, gli eroi..

Così due sposi potranno dire come l’apostolo Giovanni “e noi abbiamo creduto all’amore”.

Chiedi al Signore di credere fino in fondo all’amore..

Quella roccia, di cui parla il Vangelo, non è semplicemente un sasso.

Quella roccia – dice la Bibbia – è Cristo stesso.

Ecco perché non potevo finire questo campeggio senza arrivare alla fonte dell’amore.

Io ora te l’ho indicata!

Vivendo questa settimana insieme ci siamo vicendevolmente sostenuti.

Che la tua borraccia non rimanga vuota..

Che le tue labbra non siano screpolate per la sete..

Anche i nostri cammini tendono a diversificarsi.

Incontrandoci ognuno possa dire all’altro: grazie perché c’eri anche tu, grazie perché – anche se solo un pochino – mi hai insegnato la strada dell’Amore.

Don Orlando 22 luglio 2011 – Abbazia Sant’Eutizio (PG)